“Il Team Pedercini è nato quando stavo ancora correndo ma, quando mi ritirai nel 2006, il passaggio da rider a manager del Team è avvenuto in modo quasi naturale. Le corse sono da sempre la mia vita e non ho mai pensato di occuparmi di altro. Credo che l’aver vissuto a stretto contatto con il mondo racing, l’aver speso diverso tempo nei paddock di mezzo mondo conoscendo i “segreti” di ogni circuito mi stanno aiutando molto nel mio ruolo di manager.

Anche se abbiamo corso con altre “case”, il passaggio a Kawasaki è stato fondamentale per la mia e la nostra crescita. Un nuovo metodo di lavoro che ci ha insegnato una vera strategia e ci ha fatto crescere a livello tecnico e di immagine.

Una delle cose che abbiamo sempre cercato di fare è stato supportare i giovani piloti e renderli consapevoli del loro talento. Conosco molto bene i pensieri e le emozioni di chi corre e li aiuto il più possibile sia nel setting della moto che nell’interpretazione della pista. Quale futuro per i piloti italiani? Ci sono diversi piloti che stanno emergendo, uno di questi sarà sicuramente Lorenzo Savadori.

Ritengo gratificante ogni istante nella gestione di una squadra. Ottenere importanti successi è sempre una grande sfida ma, quando si raggiungono gli obiettivi prefissati, la soddisfazione è immensa. Certo, ci sono momenti frustranti, ma il bene trionfa sempre.
Miglioriamo di stagione in stagione ed il mio obiettivo è continuare a farlo fino alla vetta del Campionato Mondiale Superbike.